FDS 2025 – Lothar Matthäus e l’Inter dei record

Oggi quei 58 punti che hanno permesso all’Inter di vincere lo scudetto del 1988-89 fanno un po’ ridere perché ci sembrano pochi. Inter dei record: ma quale record? Non abbiamo la percezione di che cosa significhi fare 58 punti in quell’epoca, quando le squadre che partecipavano al campionato erano 18 e i punti per vittoria 2. Nel 1988-89 l’Inter vinse circa l’85% delle partite giocate. Oggi, con 20 squadre e 3 punti a vittoria, raggiungerebbe circa i 97-98 punti. A un niente dal record assoluto fatto registrare dalla Juventus di Antonio Conte nel 2013-14, che vinse lo scudetto con 102 punti (e l’87% circa di vittorie). Ecco, inquadrato in questi termini risulta più chiaro perché quella Inter è stata soprannominata “dei record”. E spiega anche il motivo che ha spinto una miriade di persone a invadere l’auditorium Santa Chiara di Trento per ascoltare – e farsi autografare qualcosa da – Lothar Matthäus, che di quella Inter è stato forse uno dei simboli più fulgidi.

E pensare che c’era stato per un attimo il Milan, nell’orizzonte di Matthäus. “Era il 1986 [due anni prima di venire all’Inter, n.d.r.] e il Milan mi cercò. Ma non mi sentivo ancora pronto per la Serie A che in quel momento era il campionato più difficile del mondo”. All’Inter arriva nel 1988 ed è subito scudetto. Merito anche di un gruppo davvero coeso e di un allenatore, Giovanni Trapattoni, in grado di tirarne fuori il meglio: “È stato il Trap a volermi all’Inter. Mi disse che sapeva benissimo che non ero un fenomeno, che non ero Maradona o Platini, ma aveva bisogno di me per vincere. Potevo diventare quello che Maradona era per il Napoli e Platini per la Juventus. E in effetti abbiamo vinto tutto”.

Nei suoi quattro anni all’Inter Lothar Matthäus vince un campionato, una Supercoppa, una Coppa Uefa e, soprattutto, il Pallone d’Oro. Al momento è l’unico giocatore ad aver vinto l’ambito trofeo vestendo la maglia nerazzurra. “Non ho rimpianti nella mia vita. Certo, nel mio palmares manca la Champions League, ma davvero non ho rimpianti di nessun tipo”. Anche perché, oltre alle vittorie con il club (ai trofei vinti con l’Inter si aggiungono anche quelli – ben più numerosi – conquistati con il Bayern Monaco), Matthäus vanta anche un Europeo e una Coppa del Mondo vinti con la Germania. “Il miglior avversario che io abbia mai incontrato”. Sono parole di Diego Armando Maradona, scritte nella sua autobiografia. A pensarci bene, forse non c’è trofeo più prestigioso di questo.

Credits: Archivio Ufficio stampa Provincia autonoma di Trento – Nicola Eccher

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giovedì 30 Ottobre 2025