FdS 2025: Il volley dei fenomeni

FdS 2025: Il volley dei fenomeni

“Divertitevi, lottate e resistete”, al motto della Nazionale di pallavolo si è aperto il primo evento del Festival dello Sport all’Auditorium Santa Chiara di Trento, in attesa dell’81esimo campionato Superlega Credem Banca. Reduce della vittoria ai Mondiali nelle Filippine, Ferdinando “Fefe” De Giorgi spiega il successo di pubblico: “Penso che siamo così seguiti, sia noi che la Nazionale femminile, perché oltre ai giocatori e alle giocatrici abbiamo messo in campo un insieme di valori positivi”.

Valori che da subito emergono nelle singole interviste agli otto atleti presenti, come l’impegno civile del veterano Ivan Zaytev, che non si è ancora stancato degli allenamenti sfiancanti, della fatica e dei sacrifici richiesti a un professionista. “Quando entrerò in palestra e non sentirò più la sensazione di gioia che provo ora, saprò di dover lasciare. Fino ad allora continuerò a fare ciò che amo, senza paura di espormi e di esprimere la mia opinione anche su argomenti scomodi. Ritengo sia un dovere in quanto cittadino con un ampio seguito”.

Lo spirito di unione e il forte senso di fratellanza si esplicano nel desiderio del giovane Pardo Mati di diventare “il miglior compagno di squadra possibile”, perché “un ambiente sportivo collaborativo e costruttivo è l’ingrediente fondamentale per giocare bene”. Gli fa eco e, vista l’età, da guida il palleggiatore dell’ITAS, Riccardo Sbertoli, rientrato subito in allenamento: “Avendo giocato meno nella seconda parte del campionato mondiale, sentivo la necessità di lavorare per far emergere la miglior versione di me stesso. Mi riconosco la qualità dell’educazione ricevuta dalla mia famiglia che mi ha insegnato a non mollare mai. Allo stesso tempo volevo conoscere i nuovi membri della squadra, perché non puoi essere un buon regista se non conosci i tuoi compagni”.

Proprio la vicinanza dei colleghi è stata fondamentale per Daniele Lavia durante la convalescenza post infortunio: “Sto migliorando anche grazie a loro.  Mi riconosco in una certa umiltà che mi ha permesso di convivere sempre bene con gli altri, accettando pregi e difetti di ognuno, pur restando sempre me stesso. Ho accettato di non poter piacere sempre a tutti e questo mi ha portato molta serenità”.

Segue poi la premiazione dei migliori giocatori del campionato Superlega dello scorso anno. Noumory Keita ne porta a casa addirittura due: “Ho sempre voluto diventare il più forte, per questo puntavo ai campionati italiani, qualitativamente più alti. Non mi accontentavo di parteciparvi ma volevo farlo da protagonista e, nonostante questo traguardo, continuerò a impegnarmi per migliorare ancora.  Gioco per chi mi sostiene, per tutte le persone che mi fanno sentire amato e che amo di rimando, non voglio deluderle”.

Sono della stessa opinione i giovanissimi Tommaso Guzzo e Domenico Pace, entrambi sottolineano infatti l’importanza di allenamento, gavetta e impegno costante per poter raggiunger l’apice delle proprie capacità. La chiosa tocca allo schiacciatore dell’ITAS Alessandro Michieletto: “Posso essere premiato ma so perfettamente che da solo non avrei mai potuto raggiungere questi risultati. Non si può vincere sempre ma i gruppi forti alla fine arrivano sempre in cima nonostante le difficoltà”.

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giovedì 4 Dicembre 2025