È possibile modificare la realtà attraverso le parole? In passato le idee venivano traghettate da sponda a sponda, e incontrandosi mutavano pensieri, formavano cultura.
Il giovane scrittore Paolo Di Paolo in Mandami tanta vita narra la storia di due personaggi che vivono la loro giovinezza ospitata in un periodo storico complesso, con resistenze differenti da quelle attuali, ma comunque determinanti alla necessità di farsi uomo.
Siamo in una Torino degli anni ’20, Moraldo e Piero hanno fede nella cultura, nelle idee: si impegnano ogni giorno per farle sopravvivere. Sono affascinati dalle parole e spesso temono la loro casta violenza. Piero concentra tutto quello che altri uomini non riuscirebbero a fare in un’intera vita. Moraldo invece vive i suoi vent’anni stretto fra una duplice spinta: da una parte vuole scrivere, lavorare con le parole, interpretare realtà e sentimenti per farli navigare di lettore in lettore. Dall’altra invece incertezza, attesa e paura bloccano questo suo sogno. Cerca l’occasione per ritagliarsi un posto nella società, ma sembra non riuscirci. Ci sono volte che aspetta immobile con paura, altre invece dove prova ad azzardare un passo, ma con troppo timore per riuscirci. Un amore vissuto solo in parte fa da specchio riflettendo e accentuando le esitazioni di questo giovane protagonista.
Due storie che rispecchiano ciascuno di noi. Un giorno ci sentiamo Piero, gonfi di entusiasmo e sicuri del poi, il giorno seguente cadiamo nelle insicurezze di Moraldo. La vita è come un Oceano, difficile da attraversare, ma mai impossibile da toccare, muoverne le acque e scegliere l’onda che aggrada di più. Mandami tanta vita è un invito a ricercare quegli ideali persi, difficili da mettere a fuoco, che come allora anche oggi mettono in discussione la crescita di un uomo. Un romanzo che riaccende in ogni lettore la speranza, la curiosità verso la vita, ma soprattutto la voglia di esplorarla allontanandosi da paure e inutili esitazioni.
domenica 8 Settembre 2024
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