Oggi, prende il via la 46° edizione della Rassegna della Canzone d’Autore – Premio Tenco – che si terrà come di consuetudine al Teatro Ariston di Sanremo. Tre serate e numerosi eventi collaterali. Ieri, l’apertura con la masterclass per le scuole, dedicata al cantautore meneghino, Enzo Jannacci in alias il Dottore. A raccontarlo, tra vari ospiti, suo figlio Paolo (ndr si esibirà stasera all’Ariston). E non è un caso che, a dieci anni dalla sua scomparsa, il Club Tenco abbia deciso di intitolare la rassegna con Vengo anch’io. Un richiamo alla canzone popolare con cui il cantautore si è fatto conoscere al grande pubblico. Tra citazionismo e non-sense alla Dario Fo, il Tenco toglie quel no tu no, emarginando l’emarginazione e lanciando una “chiamata alle chitarre e alle parole”. Dai tram di Milano alle palme di Sanremo, a Ponente rivive la musica di Jannacci, dopo aver fatto tappa alla Mostra del Cinema di Venezia con il docu-film di Giorgio Verdelli, che sarà proiettato in questi giorni di rassegna. E sulle orme di quell’eccentrico “chirurgo delle parole” (e non solo), quelli del Club Tenco si preparano a premiare le carriere dei veterani della musica ed accogliere gli emergenti meritevoli. Carmen Consoli, Eugenio Finardi, Ron, il cantautore brasiliano Tom Zé e Renzo Arbore (come operatore culturale) sono i Premi Tenco 2023. Mentre i vincitori delle Targhe Tenco 2023 sono: Vinicio Capossela, Niccolò Fabi, ex aequo come migliori interpreti tra Alice e Francesco Guccini, gli Almamegretta con la loro canzone dialettale e Daniela Pes. C’è la targa Miglio Album a progetto per Nella notte ci guidano le stelle. Non manca il Premio Yorum, istituito nel 2020, assegnato quest’anno al pianista siriano-palestinese Aeham Ahmad. Tra ironia e impegno civile, la canzone d’autore sa raccontare l’attualità, a tratti con quel tono dissacrante che tanto è appartenuto a quel geniaccio di Jannacci.