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Poesia a vignette

Nel 2013 dal fumetto ne è uscito anche un film di animazione: si tratta di Arrugas, tradotto in italiano Rughe. Un centinaio di pagine a colori con firma Paco Rocas, edito da Tunué, che ha vinto vari premi: miglior fumetto e sceneggiatura al Salone internazionale del fumetto di Barcellona (2007), miglior fumetto al Premio nazionale di Spagna (2008) e al Diario de Avisos (2008), miglior opera lunga al Gran Guinigi Lucca Comics (2008), miglior libro a fumetti al Gran Premio Romics (2009), e Romics d’Oro (2013).
Tra il resto, mentre scrivo queste righe, scopro che Paco ha bissato il successo al Romics nel 2014 con una nuova opera, stesso editore, dal titolo I solchi del destino: ecco, diciamo che ho già uno spunto per il prossimo ordine su Amazon.
Tornando a Rughe possiamo dire che è una full immersion di poesia tradotta in immagini. Tutto inizia quando il protagonista, un anziano che vive presso il figlio, viene accompagnato in casa di riposo. La storia si sviluppa tra le mura di questa residenza; un avanti-e-indietro continuo tra i ricordi del passato e la vita presente. Un passato di gioventù in guerra, viaggi, lavori ‒ che una volta duravano tutta la vita. Giorni andati che il protagonista rivive incessantemente, mentre sfugge al presente che lentamente svanisce. Un presente che spaventa ma che è ricco di bellezza: la solidarietà dei trucchetti per nascondere il degenerare dell’Alzheimer di cui soffre, l’amore incondizionato di coppie che hanno trascorso un’esistenza insieme e continuano a farlo anche in casa di riposo. In alcune parti della narrazione rivedo mia nonna, luce e ombre della struttura dove era ospitata. Mi sono sempre chiesta se avesse avuto, almeno ogni tanto, la consapevolezza di “perdere colpi”; se c’era – e qual era – il rapporto con le altre persone.
Se ti capita per le mani questo fumetto non lasciartelo sfuggire: decisamente ne vale la pena.Rughe_tav2

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Cultura
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martedì 19 Marzo 2024